L’analisi tecnica è la disciplina che studia il movimento del mercato tramite l’osservazione dei grafici dell’andamento passato per cercare di prevederne le tendenze future.
Questa analisi serve a capire e anticipare il trend a partire da alcune teorie sui movimenti ricorrenti, fondamentale per chi intende fare trading in borsa.
Gli analisti tecnici, infatti, vengono definiti “chartists”, perché nei loro studi valutano esclusivamente i grafici senza badare alla capacità di un’azienda di produrre utili, all’indice o alla materia prima sottostante.
I fondamenti possono essere applicati alle azioni, agli indici, alle materie prime, ai future e a tutti gli strumenti che vengono scambiati fra diversi intermediari e che sono soggetti alle forze di domanda e offerta.
L’analisi tecnica non è una scienza esatta, ma un insieme di regole formulate da diversi autori dall’andamento dei mercati nel corso del tempo.
Teoria di Dow
L’analisi tecnica è venuta formandosi attraverso il contributo di diversi ricercatori che nell’apparente comportamento casuale dei mercati lessero una certa ricorrenza. Il primo che ebbe l’intuizione fu Charles Dow, padre dell’analisi tecnica con la celebre teoria di Dow. La tesi si fonda su quattro principi:
- Gli indici scontano tutto;
- Il mercato si muove seguendo tre tipi di trend: primario, secondario e minore;
- Gli andamenti degli indici si devono confermare a vicenda.
- I volumi devono confermare il trend.
Con il primo principio Dow sostiene che ogni possibile fattore riguardante l’offerta e la domanda viene riflesso negli indici di Borsa. In altre parole, tutto ciò che non può essere anticipato dal mercato viene assimilato nei prezzi.
Il secondo definisce il trend come l’andamento tendenziale dei prezzi, e lo classifica in tre categorie (come vedremo più avanti).
Per il terzo principio Dow elabora due indici distinti, quello del settore ferroviario e quello industriale (Industrial Average e Transportation Average), e giunge alla conclusione che si può parlare di inizio di un trend rialzista solo se entrambi gli indici hanno superato un precedente massimo.
In altre parole, nessun segnale rialzista o ribassista può verificarsi se entrambi i settori non forniscono le stesse indicazioni. Un massimo di un indice non confermato da un top dell’altro è un chiaro segnale di debolezza del trend.
Il quarto principio sottolinea l’importanza della corretta correlazione tra volumi e trend. L’aumento dei volumi conferma il trend in atto. In un trend rialzista (mercato Toro o “Bull”) gli scambi saranno particolarmente elevati nei movimenti al rialzo, mentre subiranno una contrazione nelle fasi di correzione del trend. Discorso analogo anche nel caso opposto di trend ribassista, ovvero Orso o “Bear”.
Nuovi massimi dei prezzi accompagnati da volumi in diminuzione sono sintomo di esaurimento della tendenza in atto.
Grafici Trading
I grafici sono uno strumento indispensabile nell’analisi tecnica. Nel mercato finanziario e nel mondo del trading online il grafico fornisce una chiara idea dell’andamento presente e futuro dei prezzi, fondamentale per prendere delle decisioni.
I grafici più conosciuti e utilizzati sono tre:
- il grafico lineare;
- il grafico a barre;
- il grafico a candela.
Grafico lineare
Il grafico lineare si figura come una linea continua su un asse cartesiano tempo-prezzo. L’immagine mostra il cammino del livello dei prezzi forex o dei titoli azionari nell’intervallo considerato, evidenziando un aumento o una diminuzione prettamente di tipo qualitativo. Per questo, il grafico lineare non darà troppe informazioni utili al trader tecnico, che dovrà rivolgersi ad altri grafici, ma può offrire un’idea generale delle tenenze.
Grafico a barre
Il grafico a barre, invece, è in grado di dare più informazioni all’operatore e di tipo qualitativo. Le sessioni in questo caso vengono rese tramite una barra verticale, che mostrano graficamente le oscillazioni massime fra chiusura e apertura di sessione.
Nello specifico, la parte superiore della barra mostrerà il prezzo massimo che si è raggiunto durante la seduta, mentre parte inferiore riguarderà la quotazione minima. I segmenti orizzontali che si connettono alla barra, invece, daranno informazioni utili sui valori di chiusura e apertura del mercato. Il primo si troverà nel lato destro, il secondo sul lato sinistro.
Grafico a candele
Il grafico a candele giapponesi è uno dei più completi per chi fa trading. Il suo successo è dovuto alla facilità con cui viene interpretato. Non dà informazioni maggiori rispetto al grafico a barre, ma certamente le concede più rapidamente viste le sue intuitive qualità grafiche.
L’oscillazione fra prezzo minimo e prezzo massimo verrà resa attraverso un segmento conosciuto come ombra, mentre la differenza fra prezzo di chiusura e apertura verrà dato dal corpo centrale, una intuitiva barra rettangolare. In base al suo colore sapremo dei movimenti diversi del mercato.
Se il valore di chiusura è maggiore rispetto al precedente di apertura la candela apparirà di colore verde, diversamente sarà di colore rosso.Alcune piattaforme rappresentano le candele con una diversa gradazione cromatica. Nelle impostazioni predefinite di MetaTrader, il software usato da AvaTrade, Markets.com o XTB, la candela rialzista viene mostrata con un colore bianco, mentre le candele ribassiste sono completamente nere. L’impostazione si può modificare da pannello di controllo.
Ma i grafici a candele non ci danno solo queste informazioni, un trader esperto può capire molte cose in più. Ad esempio, una candela con un corpo molto esteso rivela che la seduta è stata particolarmente interessante, con molta liquidità immessa nel mercato e con una decisa tendenza. Al contrario, una candela con un body ristretto ci da l’indicazione di una giornata anonima, senza particolari avvenimenti degni di nota.
Inoltre, due ombre molto pronunciate, indicano una certa indecisione, con un mercato che ha provato ad andare in entrambe le direzioni, senza però sfociare in una vera e propria tendenza.
Trend in Analisi Tecnica
Il trend è formato da una linea (trend line) che congiunge almeno due massimi o da una linea che congiunge almeno due minimi.
Quando vengono determinati due massimi crescenti la retta che li unisce forma un trend rialzista, ovviamente se questa “respinge” il grafico viene comunemente chiamata linea di resistenza.
Analogamente, quando si vengono a formare due minimi decrescenti la retta che li unisce forma un trend ribassista.
In alcune fasi di mercato massimi e minimi si alternano con una certa costanza. La linea che unisce i punti risulta quasi a inclinazione 0, mostrando quella che si dice fase laterale.
Il trend può essere accompagnato con una retta parallela, detta canale. Al loro interno vengono inglobati i movimenti dei prezzi, ottenendo un’immagine grafica del concetto di profondità (ampiezza del movimento) del mercato entro cui i prezzi tenderanno a muoversi.
Ampiezza e inclinazione sono due aspetti importanti che permettono di classificare gli andamenti tendenziali in tre tipologie:
- trend primario;
- trend secondario;
- trend minore.
Il trend primario dura da uno a più anni e si caratterizza da tre processi distinti: accumulazione, fase intermedia e distribuzione.
- Accumulazione: è la prima fase di stallo dopo un trend in ribasso. Alcuni investitori, di solito speculatori professionisti, cominciano ad acquistare azioni da venditori scoraggiati. Il volume è moderato ma sta cominciando a salire;
- Fase intermedia: tutti i trend followers si posizionano, mentre i prezzi iniziano a salire in maniera esponenziale e le notizie economiche sono fortemente positive;
- Distribuzione: è l’ultima fase del trend rialzista. I volumi sono ancora elevati ma tendono a diminuire. Gli investitori sono ancora attivi ma iniziano a cautelarsi e si affievoliscono le speranze di ottenere nuovi profitti. In questa fase c’è l’ingresso del grosso degli investitori, ma gli investitori più informati cominciano a vendere realizzando forti gain.
Il trend secondario dura da alcune settimane (minimo tre) a diversi mesi. È un movimento correttivo del primario e spesso si interrompe in coincidenza di correzioni intermedie, dette ritracciamenti del totale del movimento precedente.
Il trend minore solitamente dura pochi giorni o al limite qualche settimana (massimo tre) ed è costituito da fluttuazioni dei prezzi più brevi del trend intermedio.
Supporti e resistenze
In analisi tecnica un altro strumento grafico fondamentale è il concetto di supporto e resistenza.
Supporti e resistenze sono dei livelli di prezzo in cui un indice trova un naturale ostacolo alla sua corsa, invertendo il suo andamento.
Per supporto si intende un livello di prezzo giudicato troppo basso per il valore dello strumento finanziario, quindi inverte un trend ribassista. Questo ostacolo alla discesa del prezzo può avvenire per diversi motivi, e resta sempre lo stesso finché non si verificano particolari condizioni di mercato, che spingono a violare il supporto.
La resistenza, invece, è un livello di prezzo considerato troppo alto per raggiungere un ulteriore massimo, e quindi blocca un trend rialzista. Anche in questo caso esistono varie ragioni che posizionano la resistenza a quel dato prezzo, e rimarrà sempre la stessa finché le mutate condizioni non spingeranno il trend a rompere la resistenza.
Conoscere le dinamiche tra supporti e resistenze è fondamentale nel trading, perché sono le soglie di guardia dove la maggior parte degli investitori si posiziona long (cioè compra) o short (vende) per guadagnare in borsa.
Indicatori di Analisi Tecnica
Chi fa trading su forex o su titoli azionari sfrutta l’analisi tecnica per anticipare il trend e trarre il massimo del guadagno (o limitare al minimo la perdita).
Per questo motivo un trader alle prime armi deve prendere confidenza con gli indicatori di trading dell’analisi tecnica prima di considerarsi un professionista. Le piattaforme online offrono spesso dei conti demo gratuiti con tutti gli indicatori e gli strumenti grafici: fare molta pratica senza partire dai soldi veri è fortemente consigliato per i principianti.
Elenchiamo i principali indicatori tecnici di borsa, rimandando alle guide apposite per l’approfondimento di ciascuno strumento grafico:
Analisi tecnica: i Libri
Il trading online è un’attività da non improvvisare. Servono anni di esperienza e molta conoscenza teorica per ottenere dei guadagni e contenere il rischio di subire grosse perdite.
Molti esperti economisti e professionisti della finanza ha scritto diversi libri di analisi tecnica illustrando in maniera più completa l’argomento trattato finora. Chi vuole padroneggiare realmente la materia non può accontentarsi di un tutorial o un articolo online. Suggeriamo di dare un’occhiata ai migliori libri sul trading per entrare più nel dettaglio nell’analisi tecnica, in particolare il best seller di John J. Murphy sull’argomento: “Analisi tecnica dei mercati finanziari. Metodologie, applicazioni e strategie operative“.
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