Prima o poi doveva succedere: il coronavirus ha contagiato l’economia mondiale facendo subito sentire i suoi sintomi. La diffusione globale del COVID-19 ha fatto sprofondare i mercati finanziari in una crisi caratterizzata da vendite diffuse e marcata incertezza per il futuro. La recessione dura da settimane e spaventa gli investitori, che oggi si chiedono seriamente dove conviene investire e come correggere il proprio portafoglio per resistere alla tempesta del coronavirus.
Coronavirus: il quadro economico mondiale November 2024
Analizzare la borsa oggi è complesso. La situazione cambia di ora in ora, di pari passo con la percezione che il mondo e i governi hanno della diffusione e della mortalità del coronavirus. In generale, però, possiamo sintetizzare il quadro economico-finanziario odierno (November 2024) in questi punti:
- il coronavirus ha innescato una corsa alle vendite di azioni (panic selling) in tutte le borse mondiali;
- anche i settori percepiti come più sicuri (minerario e farmaceutico) e i fondi ETF hanno sentito il contraccolpo;
- la diffusione del COVID-19 oggi sta colpendo duramente i mercati sviluppati (borse europee, Wall Street e Nasdaq);
- i prezzi del petrolio Brent e WTI hanno registrato un crollo del 30%, la flessione peggiore dal 1991;
- Bitcoin e criptovalute attraversano una fase ribassista.
Alla luce di questo, appare chiaro come investire ai tempi del coronavirus sia un’operazione tutt’altro che semplice. Vediamo alcuni consigli per poter continuare a operare sui mercati colpiti da COVID-19 e cosa possiamo aspettarci nelle prossime settimane.
Coronavirus: su cosa investire oggi
Il rosso diffuso su quasi tutti i mercati mondiali agita la maggior parte degli investitori che si guardano intorno nella speranza di trovare un asset in positivo. Persino oro e beni rifugio hanno subito un leggero calo, segno che molti investitori hanno scelto di intascare e aspettare che passi la tempesta del coronavirus anziché spostare i propri investimenti.
Su cosa investire nel breve periodo quindi? Vediamo quali opportunità sta offrendo il coronavirus in questo momento.
Cresce l’incertezza, impenna il Vix
I forti timori sullo sviluppo di COVID-19 hanno fatto impennare il cosiddetto indice della «paura»: il Vix (Cboe Volatility index). Questo indicatore misura la volatilità attesa nei prossimi 30 giorni dello S&P500, l’indice che racchiude le principali 500 società quotate alla borsa di New York.
Secondo il Sole 24 Ore, il Vix è cresciuto del 240% dalla metà di febbraio a oggi, chiudendo le sedute da giorni con aumenti superiori al +30%.
Investire in oro: conviene ancora?
L’oro e i metalli preziosi (argento e platino) sono storicamente beni rifugio su cui gli investitori ripiegano per proteggersi dalla volatilità e mettersi al riparo dalle crisi ricorrenti. Tuttavia, nei mesi precedenti alla diffusione del coronavirus in Europa, il prezzo dell’oro era già intorno ai suoi massimi.
Lo scoppio del contagio da COVID-19, quindi, non ha provocato la consueta fuga verso i metalli preziosi, bensì una diminuzione del prezzo dell’oro. Conviene ancora investire in oro? Per il momento, la risposta resta comunque sì.
Passate le settimane di forti turbamenti, il suo valore dovrebbe comunque stabilizzarsi se non tornare a crescere. Rimane sempre il bene rifugio per eccellenza, percepito da tutti come un materiale dal valore intrinseco, raro e prezioso che può coprire dalla volatilità e dall’inflazione.
I settori che resistono al Covid-19
La corsa al contenimento del coronavirus e alla salvaguardia della salute hanno fatto correre le persone in farmacia e una grossa fetta di investitori verso i titoli del settore farmaceutico. In molti hanno cercato azioni Angelini per investire nella casa produttrice dell’Amuchina, il gel disinfettante quasi introvabile, salvo poi scoprire che l’azienda non è quotata alla borsa di Milano.
Anche se il panic selling non ha risparmiato nemmeno loro, le grandi società del settore salute potrebbero rappresentare un rifugio per gli investitori (ma attenzione al rischio sopravvalutazione). Tra queste possiamo citare:
- Recordati (BIT: REC), azienda farmaceutica italiana;
- DiaSorin SpA (BIT: DIA), che ha appena lanciato sul mercato un test per la diagnosi veloce da COVID-19;
- Lakeland Industries, Inc. (NASDAQ: LAKE), il maggiore produttore mondiale di tute anti-contaminazione;
- Alpha Pro Tech (NYSE: APT), produttore di mascherine;
- Allied Healthcare Products (NASDAQ: AHPI) produttrice di tamponi e dispositivi pneumologici;
- Moderna Inc. (NASDAQ: MRNA), l’azienda che negli scorsi giorni ha avviato la sperimentazione di un possibile vaccino contro il coronavirus;
- Gilead Sciences (NASDAQ: GILD), altro gigante che sembrerebbe aver trovato un farmaco efficace contro il COVID-19.
Coronavirus: dove non investire?
Nelle ultime settimane il panico innescato dalla diffusione del virus sta mettendo a dura prova tutti i comparti economici. Tuttavia, alcuni settori stanno soffrendo più di altri gli effetti del COVID-19.
Le società più minacciate dal coronavirus sono quelle che prosperano sullo spostamento di merci e persone, oggi ridotto ai minimi per contenere la diffusione dell’epidemia. Per il momento, è consigliabile stare molto attenti (o al massimo investire allo scoperto) alle società che rientrano in queste categorie:
- energia;
- automotive;
- navi da crociera;
- compagnie aeree;
- alberghi.
Sono in forte calo anche le azioni delle società di calcio italiane quotate in borsa (come Juventus o Lazio), che stanno subendo pesanti perdite a causa di rinvii e partite di campionato disputate a porte chiuse.
Come investire oggi con il Coronavirus
Con la diffusione del contagio da COVID-19 e i timori di una recessione globale vanno certamente riconsiderati anche la strategia e l’orizzonte temporale.
Gli investitori di breve periodo trovano indubbiamente le minori difficoltà, chiudendo piccole posizioni entro poche ore o riducendo le operazioni di trading. Per i cassettisti invece le perdite in portafoglio sono più marcate, ma come dice Warren Buffett questo potrebbe essere il momento di “essere avidi quando gli altri hanno paura“.
Comprare al ribasso
Vendere allo scoperto è una strategia che sta offrendo grandi soddisfazioni in questo periodo fortemente ribassista innescato dal coronavirus. Lo short selling consiste nel vendere un bene che non si possiede realmente e comprarlo in un secondo momento.
Chi vende allo scoperto riesce a guadagnare in borsa quando il mercato scende, cioè quando il valore di un’azione di partenza è più alto rispetto al valore che avrà la stessa azione al momento dell’acquisto.
Per esempio: immaginiamo di voler vendere allo scoperto azioni Amazon (valore 2.000 dollari) investendo 10.000 euro. Apriremo una posizione short del valore di 10.000$ comprando 5 azioni. Se il prezzo del titolo AMZN scende a 1.930 per i timori per il coronavirus, l’operazione short genererà un rendimento di 350 dollari, pari a 70 x 5.
Il meccanismo della vendita allo scoperto è meno immediato rispetto al tradizionale acquisto di azioni, ma viene gestito tutto in automatico dai migliori broker che offrono questo tipo di operazioni.
Fare investimenti di lungo periodo
Sul mercato azionario globale colpito da COVID-19 oggi regnano incertezza e volatilità. Eppure, questa crisi da coronavirus potrebbe creare uno spiraglio per investire su titoli che in futuro potrebbero tornare a essere altamente redditizi.
Dopo il crollo degli ultimi giorni i prezzi più bassi potrebbero fare gola a chi intende comprare azioni e metterle da parte per ottenere guadagni nel medio-lungo termine.
Azioni come Netflix, Facebook o Google, che in questi giorni molte persone stanno utilizzando in misura extra rispetto alle normali giornate di studio e lavoro, potrebbero riportare rendimenti altissimi alla fine del primo trimestre 2020. Ma in quel momento bisognerà già averle in portafoglio.
Fare trading intraday basandosi sulle notizie
Le notizie sul coronavirus e la situazione dei mercati si susseguono di ora in ora. Bastano poche informazioni (l’isolamento del virus, la riduzione degli infetti a Wuhan…) per muovere gli indici e i titoli da una direzione all’altra.
Se si ha un minimo di esperienza nel trading e tanto sangue freddo ci si può cimentare nel trading intraday, una strategia che consiste nell’acquistare e vendere titoli nel brevissimo termine.
In questo modo si cerca di sfruttare la forte volatilità del mercato per generare profitto dalle reazioni dei mercati alle notizie.
Coronavirus e criptovalute: cosa fare?
In questo clima di incertezza a farne le spese sono anche Bitcoin e le altre criptovalute. La quotazione del BTC e delle altre cripto più importanti (Ethereum, Litecoin, Ripple, NEO) stanno subendo forti ribassi, complice anche la volatilità maggiore che da sempre caratterizza questi strumenti di investimento.
Molti esperti sostenevano da tempo che il Bitcoin fosse diventato un nuovo bene rifugio come oro, franco svizzero e yen giapponese. Come mai però non si sono registrati degli acquisti massicci?
La diffusione del COVID-19 ci ha ricordato che le criptovalute sono tutto fuorché un bene rifugio. Non esiste alcun garante dietro le valute digitali, tanto meno un corrispettivo fisico da possedere. Ma soprattutto, gli investitori non hanno ancora abbastanza fiducia nel Bitcoin, spesso non lo conoscono e acquistano per sentito dire. Risultato: alle prime incertezze vendono tutto per ritornare al contante.
Chi investe nel Bitcoin in questi giorni di coronavirus sceglie di vendere allo scoperto sulle migliori piattaforme di criptovalute che offrono questa possibilità, ottenendo profitti molto interessanti nonostante la perdita di valore della valuta digitale.
Investire con il Coronavirus: Previsioni
In conclusione diamo una rapida occhiata al futuro prossimo che ci attende e ai possibili scenari che il coronavirus potrà generare.
Un momento da monitorare per un possibile cambio di rotta in Italia potrebbe verificarsi tra 1/2 settimane, quando raggiunto il picco la curva dei contagi (simile a una gaussiana) potrebbe iniziare la sua flessione.
In quel momento la forza dell’epidemia, almeno in Italia, potrebbe allentare e il numero dei guariti superare quello degli infetti. Un segnale che potrebbe dare fiducia ai mercati e momentaneamente far riprendere il FTSE MIB.
Questa ripresa, però, va comunque ponderata. Nel medio termine, infatti, i dati delle principali società quotate dovrebbero registrare perdite importanti per la riduzione della domanda e della produzione.
È plausibile invece pensare ad un probabile rialzo dei titoli farmaceutici (alcuni, non tutti) nel medio-lungo termine, dato che le loro trimestrali non potranno che essere positive dopo il periodo di fortissimo stress produttivo.
Pertanto, quando si vedranno i primi segnali di indebolimento del coronavirus (e per tutto il 2020), prevarrà ancora profonda incertezza. Solo allora toccheremo con mano i danni che COVID-19 ha causato alle aziende e all’economia globale. La ripresa arriverà sicuramente, ma fino a quel momento è consigliabile mantenere molta prudenza evitando investimenti eccessivamente speculativi.
Coronavirus: comprare azioni nel lungo periodo
Un “cigno nero” (o pseudo tale) come COVID-19 rappresenta una livella per i prezzi. Gli utili realizzati in questi mesi anni hanno spinto verso l’alto il valore dei principali titoli, e ciclicamente un evento negativo (una guerra, una crisi, un’epidemia) li riporta giù. Questo potrebbe essere il momento giusto per comprare a un prezzo “scontato”.
D’altro canto, è anche vero che gli utili di una buona parte delle aziende si abbasseranno nel 2020 come conseguenza della diminuzione diretta e indiretta dei consumi. Tutto potrebbe muoversi in rapporto 1:1 (prezzo di mercato / utili), e di fatto annullare il vantaggio che si potrebbe trarre.
Un buon investitore dovrebbe capire in questo momento qual è il titolo che si muove al ribasso 2:1 o più, cioè titoli che il mercato sta penalizzando (perché di fatto tutto crolla) per motivi “esogeni”, quando magari alla base, gli utili di quell’azienda non hanno subito delle grosse variazioni.
Coronavirus: Tesla, Amazon e Netflix [Ipotesi andamento]
Per intenderci: il crollo di una società come Amazon non ha lo stesso peso di quello di Tesla. Al netto di alcuni problemi con la distribuzione/consegne, le persone continuano a comprare beni di consumo on line (forse anche più di prima). Tesla, al contrario, ha bloccato la produzione e consegna di auto elettriche.
Risultato: il crollo di Amazon potrebbe essere un enorme vantaggio per che vuole comprare azioni del colosso e-commerce, mentre per Tesla il Coronavirus potrebbe aver realmente indebolito il valore dell’azienda, e quindi del titolo.
Azioni Netflix e Coronavirus
Vogliamo parlare delle azioni Netflix? Il calo di questo titolo è giustificato dall’andamento generale di tutte le borse e “dall’euforia irrazionale” (per alcuni versi), che porta gli azionisti, a vendere tutto per avere più liquidità possibile sul proprio conto. Gli utili di Netflix, però, potrebbero addirittura sorprendere in positivo alla presentazione delle prossime trimestrali (14 Aprile 2020).
Così come evidenziato dall’analista David Miller, “a seguito del crollo dei mercati da effetto coronavirus, Netflix potrebbe essere una delle società a trarne dei benefici. La paura che circonda l’epidemia ha portato i consumatori a ridurre i loro viaggi e a trascorrere più tempo a casa“.
Miller si aspetta dunque un numero di 7,5 milioni utenti abbonati Netflix in tutto il mondo, ben al di sopra delle aspettative.
Avviso agli utenti L’articolo è da intendersi al solo scopo informativo e non rappresenta un invito ad investire il proprio denaro né rappresenta “Consulenza in materia di investimenti” ex art. 1 c.5 septies del Dlgs 58/98″ nel rispetto delle Linee guida emanate da Consob in materia di Raccomandazioni di investimento. Per qualsiasi ulteriore informazione, vi consigliamo di rivolgervi al vostro consulente finanziario.
Coronavirus: come investire? – Domande frequenti
La diffusione del COVID-19 ha indebolito la produzione più del previsto colpendo prima la Cina, uno dei mercati più importanti al mondo, e ora Europa e USA. I settori più esposti, come automotive e turismo, hanno già registrato dei crolli consistenti, mentre nel medio periodo si sentiranno gli effetti anche sugli altri comparti (salvo forse quello farmaceutico).
In questi giorni quasi tutto il mercato azionario è in profondo rosso. La soluzione può essere quella di scommettere su titoli farmaceutici nel lungo periodo, comprare titoli di grosse società in forte ribasso oppure vendere allo scoperto le azioni più colpite da COVID-19
Fare trading sul mercato finanziario colpito dal COVID-19 è difficile ma potenzialmente redditizio. Si può vendere allo scoperto e guadagnare sul crollo dei prezzi, scommettere sul Vix (l’indice della volatilità) oppure comprare azioni e nel lungo periodo provare a ottenere un ritorno.
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