Parlare di staking di criptovalute significa considerare la possibilità di immobilizzare i propri possedimenti crittografici, così da ottenere una possibile ricompensa in ulteriori monete digitali.
Trattasi di un meccanismo permesso grazie alla presenza di uno specifico protocollo di validazione, che scopriremo nel dettaglio nel corso della nostra guida. All’interno della stessa, vedremo infatti come solamente alcune tipologie di criptovalute possano essere messe in stake.
Il nostro team di professionisti ha subito portato avanti un’analisi sul mercato, individuando due degli operatori più completi, che permettono di fare staking su criptovalute in modo autonomo e con una gestione semplificata.
Piattaforma | Staking di criptovalute |
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AQRU | Visita |
XTB | Visita |
Binance | Visita |
Nei paragrafi successivi entreremo nel dettaglio sul significato e sul funzionamento dello staking, focalizzando l’attenzione sulle diverse tipologie ad oggi esistenti.
A tal proposito, non mancherà l’esposizione di alcuni dei migliori intermediari online, prettamente exchange di fama mondiale, che permettono di iniziare a fare staking su criptovalute semplicemente tramite un PC ed in pochissimi step.
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Il tuo capitale è a rischio.
Staking criptovalute: Cos’è
Per comprendere il significato di staking di criptovalute, è doveroso entrare brevemente nel dettaglio sulle diverse tipologie di monete digitali ad oggi presenti sul mercato.
Una prima grande distinzione, vede da una parte la presenza delle criptovalute PoW, ossia Proof of Work, e dall’altra la presenza delle criptovalute PoS, ossia Proof of Stake.
La prima tipologia, che per intenderci fa riferimento a criptovalute come il Bitcoin, risulta strettamente associata al meccanismo di Mining. Più utenti di rete risultano in competizione fra di loro, mettendo a disposizione la propria potenza di calcolo, per poter convalidare transazioni.
Dallo stesso processo, deriva la parallela possibilità di poter essere ricompensati per il lavoro svolto, sulla base di numerosi parametri variabili. Maggiore risulta la potenza di calcolo dei propri macchinari, maggiori saranno le capacità dell’utente di ottenere possibili ricompense.
Il secondo meccanismo, che prende invece il nome di Proof of Stake, rappresenta una vera e propria evoluzione di quello PoW. In questo caso non si parla di processo di Mining, quanto di “messa in stake delle criptovalute”.
La convalida dei blocchi, in stretta associazione con la blockchain, avviene semplicemente congelando un determinato quantitativo di monete digitali.
Se nella prima metodologia la variabile principale legata alle possibilità sui ritorni era basata sulla potenza di calcolo, in questo caso va a basarsi completamente sul quantitativo di criptovalute messo a disposizione.
Essendo il PoS un upgrade, ossia un’evoluzione del tradizionale PoW, ne deriva come molti degli asset di seconda e di terza generazione, abbiano preferito utilizzare il sistema di Stake, inserendo in alcuni casi ulteriori tipologie innovative, come ad esempio il Delegate Proof of Stake.
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Staking di criptovalute: Come funziona
Come intuito in precedenza, la funzione primaria delle due tipologie di convalida è sempre quella di validare transazioni all’interno della rete, permettendo in altri termini il funzionamento degli scambi in modo continuativo.
Senza la presenza del PoW o del PoS, nessun blocco verrebbe convalidato e nessuna transazione riuscirebbe ad essere completata e portata a compimento nel modo corretto. Trattasi quindi di due sistemi differenti, che in linea generale lavorano per lo stesso scopo.
Adesso che abbiamo compreso nel dettaglio cosa significa fare staking di criptovalute, ma soprattutto la fondamentale differenza con il meccanismo Proof of Work, è possibile entrare nel dettaglio su aspetti operativi.
Su cosa si basa il funzionamento dello staking crypto? Diversamente da altre tipologie, che potrebbero sembrare più ostiche, soprattutto per la ricerca dei macchinari da utilizzare, mettere in stake monete digitali risulta un processo semplificato e basato su:
- La presenza di un quantitativo di criptovalute compatibili con lo staking. In questo caso, l’utente interessato non dovrà far altro che inserire il quantitativo di criptovalute scelto all’interno del sistema di archiviazione proposto dalla rete, o all’interno di un operatore professionale in caso di staking pool.
- Un computer mediamente performante. Diversamente dal sistema di Mining, che come sappiamo richiede schede grafiche e processori di ultima generazione, dal costo di migliaia di dollari, per fare staking di criptovalute è sufficiente dotarsi di un semplice computer, o addirittura di un dispositivo mobile di ultima generazione.
- Connessione stabile e fluida. I processi di staking, soprattutto se messi a disposizione all’interno di piscine di raccolta su exchange, funzionano grazie alla presenza della rete web. Ne deriva, onde evitare problematiche di vario genere, la necessità di disporre di una connessione rapida, ma soprattutto senza interruzioni.
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Staking di criptovalute: I premi
Una volta che l’utente ha correttamente immesso all’interno del sistema il quantitativo di criptovalute, la scelta casuale sui validatori permette di convalidare operazioni e di erogare in modo parallelo possibili premi, ossia ricompense.
Da tenere a mente, tuttavia, come ogni criptovaluta possa discostarsi dall’altra in merito alla presenza di diverse regole sull’erogazione dei premi. Alcuni ecosistemi possono, ad esempio, essere associati ad un unico Token.
Lo stesso Token bloccato all’interno dello staking, sarà lo stesso ottenuto come ricompensa per il processo di validazione. Altri ecosistemi basano invece il loro funzionamento sulla presenza di due o più Token. In questo caso, alcuni potrebbero essere solamente di governance, altri legati a premi.
In linea generale, è in ogni caso doveroso tenere a mente come il calcolo delle ricompense possa avvenire seguendo diversi parametri e risultare anche differente in base al periodo o alle operazioni presenti sulla rete.
Sulla base di queste indicazioni, si ricordano due tipologie specifiche:
- Premi a base fissa: vengono messi a disposizione prettamente da operatori professionali, soprattutto nei sistemi di staking pool (esaminati a breve). Gli utenti possono visionare il tasso APY in partenza, potendo calcolare in modo parallelo delle vere e proprie stime.
- Premi a base variabile: va semplicemente a considerare la presenza di alcuni fattori esterni ed interni. Fra quelli interni, si ricorda ad esempio il valore totalitario di validatori presenti in rete, fra quelli esterni il lasso temporale sul vincolo delle monete digitali.
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Staking di criptovalute: Tipologie a confronto
Prima di passare ad aspetti prettamente operativi, ossia scoprendo in che modo poter fare staking di criptovalute in modo diretto, è bene tenere a mente la presenza di diverse tipologie di processi.
Non tutti hanno infatti la possibilità di diventare validatori a tutti gli effetti. Ne è un esempio il meccanismo di staking su Ethereum, che richiede 32 ETH per poter partecipare allo stake sulla mainnet.
Sulla base di questi aspetti, nel corso degli ultimi mesi sono nate nuove tipologie di staking, eccole a seguire:
- Cold Staking
- Staking Pool
- Staking Gestito
Cold Staking
Nel corso dei nostri tanti approfondimenti, abbiamo avuto più volte modo di conoscere il termine “cold” in associazione al mondo delle criptovalute. Un tipico esempio è quello di cold wallet, ossia portafogli di archiviazione offline.
Seguendo lo stesso principio, il cold staking rappresenta una metodologia incentrata sulla possibilità di immobilizzare ugualmente un proprio quantitativo di risorse, tuttavia utilizzando processi offline sugli stessi.
A tal riguardo, i sistemi cold, risultando in linea generale dissociati da Internet, propongono livelli di sicurezza potenzialmente più elevati. Tutto ciò proprio per la mancata associazione con la rete e con possibili attacchi informatici.
Staking Gestito
Parlare di staking gestito significa tenere a mente la possibilità di poter delegare il processo di stake delle criptovalute ad un vero e proprio intermediario.
In questo caso, sulla base delle medesime regole, la gestione del processo avviene grazie al supporto di vere e proprie piattaforme professionali.
In tutto ciò, vi è in ogni caso da considerare la presenza di eventuali commissioni e ritenute, riferite proprio al processo di gestione controllato. Rappresenta una metodologia nata con lo scopo di supportare gli utenti.
Staking Pool di criptovalute
Un’ultima tipologia, fra le più conosciute, riguarda lo staking pool. Si tratta della possibilità di poter partecipare ad una vera e propria raccolta di criptovalute in stake.
In altri termini, più utenti intenzionati a partecipare al meccanismo di staking possono inserire un determinato quantitativo di monete digitali PoS, a propria discrezione, così da partecipare in modo collettivo alla validazione delle transazioni, ottenendo ricompense sulla base di quanto immesso.
Una delle caratteristiche principali legate allo staking pool di criptovalute riguarda il maggior grado di libertà dato all’utente. Aspetto che, nel sistema tradizionale, è molto spesso associato a rigidi vincoli temporali, o alla non possibilità di poter prelevare subito l’immobilizzazione.
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Dove fare staking di criptovalute
Alla luce delle tipologie espresse in precedenza, è bene sapere come ad oggi numerose piattaforme professionali abbiano inserito all’interno dei propri servizi anche la funzionalità di staking di criptovalute.
Tutto ciò per agevolare gli utenti registrati, i quali hanno la concreta possibilità di utilizzare i propri possedimenti crypto, parcheggiati all’interno dei portafogli di archiviazione, ottenendo possibili ritorni passivi sull’immobilizzazione.
A tal riguardo, può precisarsi come non tutti gli operatori ed intermediari possano considerarsi uguali e professionali. Onde evitare di far riferimento su piattaforme truffaldine, è bene procedere con cautela, verificando la presenza di autorizzazioni e servizi integrativi.
Quali sono i migliori exchange che permettono di fare staking su criptovalute? Ecco subito due dei più noti:
1. AQRU: la piattaforma user-friendly adatta a tutti
Come si può già capire dal titolo la piattaforma è semplice ed intuitiva da usare. All’interno di essa si avrà la possibilità di avere a che fare con Bitcoin, Ethereum e altre stablecoin con un tasso d’interesse che varia dal 7 al 12%.
Gli investitori che decidono di fare un conto deposito su AQRU possono sentirsi tranquilli in quanto non devono preoccuparsi dei fondi insolventi perché caratterizzato al 100%. Tale denaro viene prestato ai mutuatari al dettaglio e anche istituzionali a cui non interessa pagare un alto tasso di interesse dato che attraverso questo metodo, possono acquisire cose che non potrebbero con metodi più classici.
La piattaforma AQRU ha un alto livello di sicurezza in quanto segue i rigidi regolamenti della Repubblica della Lituania e i requisiti KYC e AML la rafforzano ancora di più in termini di sicurezza. Inoltre, terze parti sono in costante prova per testare la piattaforma, migliorandola in caso di bisogno. Grazie anche a tutto questo, AQRU viene considerata una delle piattaforme con miglior deposito criptovalute.
In termini di risorse supportate, Aqru ti consente di depositare sia valuta fiat che token digitali. Il primo è comprensivo di EUR e GBP. Quest’ultimo include token ad alta capitalizzazione come Bitcoin ed Ethereum e stablecoin come Tether e USDC. Quando si tratta di rendimenti, questo dipenderà dallo specifico asset crittografico che desideri puntare.
Ad esempio, le stablecoin supportate pagano il rendimento più alto al 12% all’anno. Bitcoin ed Ethereum producono entrambi il 7% all’anno, il che è anche interessante. La piattaforma è in grado di raggiungere questi tassi APY prestando il tuo capitale a investitori sia al dettaglio che istituzionali che cercano di prendere in prestito criptovalute aggiuntive.
Pertanto, considera i rischi coinvolti. Non ci sono commissioni addebitate per prelevare fondi dalla piattaforma Aqru quando si prelevano valute legali. Tuttavia, ai prelievi di criptovalute viene addebitata una commissione di prelievo fissa di $ 20, il che potrebbe rendere Aqru inadatto per piccoli investimenti.
Pro
- User-friendly
- Deposito minimo 100 $
- Bonus benvenuto
- Sicurezza
- Servizio clienti
- App
- Prelievo fiat gratuito
Contro
- Prelievi crypto con un fee di 20 $
- Controlli molto severi per la creazione e accettazione dell’account
- Non supporta la lingua italiana
Ogni piattaforma è caratterizzata da vantaggi e svantaggi che al momento in AQRU sembrano essere pochi in quanto nuova come piattaforma e non ancor bene testata nei minimi particolari. Infatti, pochi sono coloro che già ne parlano.
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2. Binance
Anche Binance, che rappresenta uno degli exchange mondiali più conosciuti nel settore delle criptovalute, ha da alcuni mesi a questa parte inserito l’ormai noto meccanismo di staking.
Lo scambiatore si distingue dalla concorrenza per una serie di servizi integrativi unici nel loro genere. In primo luogo, mette a disposizione una piattaforma facile da utilizzare, integrante un database ricco di criptovalute.
Completa il tutto la presenza di una pratica applicazione per dispositivi mobili, scaricabile su tutte le tipologie di sistemi operativi, numerose sezioni formative (con guide step by step), fino ad arrivare al sistema di messa in stake delle criptovalute.
Come fare staking di criptovalute su Binance? Scopriamo alcuni passaggi:
- Una rapida registrazione all’interno della pagina ufficiale permette agli utenti di accedere alla sezione di staking. Può facilmente essere individuata nel pratico menu posto sulla barra superiore del sito;
- La piattaforma permette quindi di visionare tutte le criptovalute compatibili con lo stake (ossia basate sul PoS), associandole ai rispettivi tassi APY;
- L’utente può in ogni caso stabilire a propria discrezione anche il periodo dell’immobilizzazione, potendo modularlo su vari intervalli, da un minimo di 15 giorni (circa 2 settimane) ad un massimo di 90 giorni (circa 3 mesi).
Gli sviluppi sull’andamento delle criptovalute, così come l’ottenimento delle potenziali ricompense, possono in qualsiasi momento essere verificate e controllate sul comodo wallet di sistema.
Iltuo capitale è a rischio
Staking criptovalute: è rischioso?
Prima di procedere con le dovute conclusioni, è bene tenere a mente come qualsiasi attività legata ad investimenti su strumenti crittografici comporti la presenza di un possibile rischio.
Le criptovalute restano infatti strumenti con un proprio livello di volatilità, la quale detta in modo parallelo le oscillazioni al rialzo ed al ribasso. Ne deriva l’imprevedibilità sui cambi di direzione, che può a sua volta modificare il valore dell’asset.
Possibili rischi, oltre alla natura stessa delle criptovalute, sono da ricordare anche in associazione ai sistemi di custodia delle stesse monete digitali all’interno dei sistemi di archiviazione, soprattutto se non in modalità Cold.
Vista la presenza di molte piattaforme truffaldine, si ricorda ancora una volta l’importanza di fare affidamento solamente su intermediari e servizi professionali, che espongano in modo chiaro e dettagliato tutte le informazioni relative al loro funzionamento e alle eventuali commissioni.
Staking criptovalute: Conclusioni
Sulla base di quanto letto nella nostra guida, il meccanismo di staking di criptovalute ha rappresentato un processo innovativo, legato all’ottenimento di possibili ritorni sulla base di immobilizzazioni di strumenti crittografici.
Nel corso del paragrafi abbiamo tuttavia sottolineato la possibilità di poterlo attuare solamente con alcune tipologie di criptovalute, nello specifico assets di tipo PoS (ossia Proof of stake).
In ultimo, ma non per importanza, sono state presentate alcune delle migliori piattaforme per criptovalute, che permettono in modo rapido ed in pochi passaggi di poter mettere in stake numerose criptovalute.
AQRU, la migliore piattaforma di staking criptovalute
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Staking criptovalute – Domande Frequenti
Parlare di staking di criptovalute significa parlare della possibilità di bloccare un determinato quantitativo di strumenti crittografici, mettendoli a disposizione per il processo di validazione, così da ottenere possibili premi sul lavoro svolto.
Nel corso della nostra guida, adatta ad ogni tipologia di lettore, abbiamo ricordato come solamente strumenti PoS, ossia Proof of Stake, permettano di effettuare staking, ossia di partecipare alla validazione delle transazioni in rete.
All’interno del nostro articolo abbiamo messo in luce la presenza dei migliori broker & exchange al mondo, come ad esempio AQRU, che permettono di fare Staking su criptovalute in modo rapido, su un app semplici da gestire.
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